Luca Lova (Pavia, Alessandria – Italy), nasce nel 1976 a Pavia, il suo approccio con le arti avviene allʼetà di sedici anni, quando conosce la musica e inizia lo studio del basso elettrico, attività che lo accompagnerà per lʼintero percorso personale. Nel 1998 realizza il suo primo EP indipendente e nel 1999 entra a far parte della Band Zona con i quali pubblicherà lʼalbum Splattyparty prodotto da Negatron e OMAR GRU Sound Division con distribuzione internazionale SELF. Sino al 2003 sarà impegnato in tour e live sul territorio nazionale ed europeo. Durante gli anni della musica intraprende gli studi universitari in Scienze biologiche dal 1995, laureandosi poi nellʼottobre 2001. Subito dopo la laurea inizieranno per lui gli anni della scienza durante i quali lavora come ricercatore in ambito HIV, pubblicando 3 articoli scientifici di cui uno come primo autore e spendendo un periodo a Washington DC. Terminata questa esperienza nel 2010 torna a suonare con una nuova band i SAN con cui pubblicherà un nuovo album nel 2014, DIVA prodotto da ORCHESTRA e distribuito ANDROMEDA. Durante lo stesso periodo si iscrive ad un corso di dottorato in Neuroscienze che terminerà laureandosi nel 2016. Durante lʼintero percorso vive una passione smodata per il viaggio, elemento che gli permetterà di creare la propria definita cifra stilistica. Nel corso degli anni oltre alla musica si appassiona sin dalla giovane età di cinema letteratura e viaggi, tutti elementi che risulteranno fondamentali nella sua prima produzione artistica. L’artista si dedica alla scultura grazie ad una nuova ricerca di espressione individuale che non più riesce ad emettere attraverso le note, la sua prima linea ha fortissimi riferimenti al suono, alla classicità, e alla ricerca dell’innovazione della forma. L’artista inizia una ricerca personale dell’idea, ben presto si rende conto che cercando l’idea che non è ancora stata realizzata non fa altro che identificarsi nella base dell’arte concettuale, quello che si chiede quindi è: cosa voglio racconatare? Trova una risposta nell’infinita bellezza della conoscenza guidata dal gusto e ad un approccio edonistico dell’esperienza.. La passione per le scienze, l’arte e per il mondo si incontrano nella sua mente durante un soggiorno in tenda nel Serengheti dove l’artista apprezza la vera essenza della bellezza assoluta: della forma, del colore e del suono. Fortemente ispirato cerca di realizzare nella proprio opera un punto d’incontro tra: elementi figurativi di forte espressione emotiva, e una stilizzazione guidata dalla ricerca dello sviluppo geometrico delle forme, nel processo di finitura dell’opera emerge il suono come la biologia cellulare, rimane presente il riferimento alla classicità e alla storicità dei temi che l’opera vuole raccontare. Nei primi tre anni di attività espone nel circuito fieristico nazionale, (Parma, Genova, Padova, ecc…) e estero (Montecarlo, Parigi) è tra i vincitori del premio BAC a Montecarlo nel 2019.